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Prima Divisione, il sogno è (quasi) finito: in D ci va l’ASEM. Ma delle ragazze si può essere solo fieri.

Non è bastata quella che probabilmente è stata una delle loro migliori prestazioni stagionali alle ragazze del team di Prima Divisione per sovvertire il pronostico della vigilia: l’ASEM, arrivata a questi playoff da capolista della regular season e autentica dominatrice del girone 1 di questa seconda fase del campionato, espugna il Palaflorio superando la formazione della volpe col pallone per 3 set a 1 (25-23; 25-18; 15-25 e 25-10 i parziali) e sale meritatamente in serie D.

Ma il team biancorossonero ha dovuto comunque sudare e non poco per ottenere la matematica certezza del prestigioso traguardo e il merito è di una squadra, quella guidata da coach Beppe Fabiano, formata per la quasi totalità da atlete alla prima esperienza in questa categoria, che nella circostanza ha dimostrato una volta in più di essere assolutamente degna di stare a questi livelli, impegnando severamente le competitive rivali che, va ricordato, nell’intera stagione hanno perso solo due partite (e di queste una proprio con la rappresentativa della M Bari).

Momento cruciale della gara l’epilogo del primo set: avanti 23-21 dopo aver rimontato uno svantaggio di sei punti, alle padrone di casa tra le mura del Palaflorio è mancato l’ultimo colpo di reni per portarsi in vantaggio nel conto dei set. Difficile dire se la partita sarebbe cambiata qualora l’avessero avuto. Quello che è certo è che, guardando alla stagione disputata, ai miglioramenti nel gioco effettutati, all’obiettivo della salvezza raggiunta e al bellissimo percorso effettuato, si può essere solo fieri di queste ragazze che tra tante difficoltà hanno spesso gettato il cuore oltre l’ostacolo, dimostrando volontà, impegno e attaccamento alla maglia. All’ombra delle atlete più “esperte”, crescono tanti piccoli talenti che hanno tutte le carte in regola per portare sempre più avanti la volpe col pallone nei prossimi anni: il futuro può davvero colorarsi di arancio-blù. Ma sarà importante fare tesoro dell’esperienza di questa stagione e crescere ulteriormente sul piano della mentalità: per raggiungere obiettivi ambiziosi è necessario un ulteriore salto di qualità per il quale il team ha dimostrato di non essere ancora maturo. Ma c’è tutto il tempo. Per ora va benissimo così: bravissime ragazze!
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