Tutto merito di un gruppo unito di amiche vere che ci hanno creduto sin dal primo momento in cui, a sorpresa, arrivò in estate la notizia del ripescaggio in una categoria in cui (quasi) nessuna di loro aveva mai giocato. Hanno lavorato tanto, tra alterne vicende, per cercare di adattarsi ad una mentalità e ad un approccio diverso e più professionale con lo sport che da sempre amano, un approccio forse per loro non sempre semplice da mettere in pratica ma assolutamente necessario per raggiungere determinati risultati. Nonostante le tante difficoltà, ci sono riuscite, migliorando notevolmente nel gioco e nel modo di stare in campo sotto la guida del loro allenatore e volendolo fortemente, superando insieme ogni ostacolo, tecnico e mentale.

Ne è prova proprio la partita che è valsa una stagione: dopo aver dominato il primo set, ecco il calo di tensione che rimette il match in parità nel secondo. Tante volte durante la stagione è stato il prologo di brutte cadute. E invece stavolta si sono rialzate, lottando fino all’ultimo pallone, cercando il più possibile di proporre una pallavolo intelligente ed efficace, come vuole il loro tecnico, come serve per vincere. E la vittoria è arrivata, di nervi e di schiacciate, di anima e di cuore.

E ora ci sono i playoff, a rendere ancora più prestigioso e ambizioso questo sogno. Con la solida certezza di sapere che questa categoria la valiamo tutta. E con all’orizzonte, lontana ma tangibile, un’altra suggestione che per carità non succede. Ma se succede…

Nel frattempo non stiamo piangendo: c’è solo entrata una zona playoff nell’occhio.