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Quant’è dura la D: Noha vince 3-0, ma la reazione dei ragazzi arancio-blu è promettente

Già. È proprio frustrante quando quella stessa (?) battuta piedi per terra che nei campionati giovanili ricevi con una facilità disarmante, qui invece flotta davvero e spigola da fare male. Oppure quando tiri quella bomba che nei tornei under non riescono nemmeno a vedere ed è punto sicuro e qui te la ricevono e te la rigiocano dieci volte e per metterla giù c’è da sudare, sudare e sudare ancora (e nemmeno è detto che ci riesci).

Benvenuti in serie D, ragazzi: quando diciamo che c’è da soffrire per fare esperienza ci riferiamo proprio alle partite come quelle con il Noha Volley, squadra esperta e di categoria, che, appunto, ha fatto penare maledettamente il team guidato da coach Nour Eddine El Moudden, superandolo con un netto e perentorio 3-0 (25-7; 25-12; 25-19).

Ma l’opportunità di crescita è direttamente proporzionale alle botte spaventose, fisiche e morali, che le avversarie di questo livello ti rifilano: in questi contesti nessuno ti regala niente. E allora ci sono due modi per reagire: spaventarsi e rimanere bloccati (un po’ come nel primo set e in parte del secondo) oppure provare a uscire dalla propria zona di comfort per abituarsi a quelle botte tremende e magari tentare, quando possibile, di restituirle. Nella terza frazione, ripresisi dallo shock iniziale, gli atleti di arancio-blù vestiti hanno cominciato a battere orgogliosamente questa strada. È questo il senso di partecipare a questo campionato: forza ragazzi!
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