Si potrebbe parlare delle tante assenze tra influenzati e infortunati nelle file arancio-blù che non hanno certamente influito positivamente sul risultato. Ma le assenze fanno parte del gioco, specie a livello di settore giovanile, e vanno messe in conto.

Si potrebbe parlare del brutto infortunio alla mano patito a metà del secondo set da Mattia Ruggero, il palleggiatore titolare, costretto a lasciare il campo proprio quando le cose cominciavano a mettersi bene, e dei continui stravolgimenti di ruoli e di formazione che, di conseguenza, coach Nour Eddine è stato costretto a compiere alla ricerca di nuovi equilibri da trovare in corsa. Ma gli infortuni pure fanno parte del gioco, a qualsiasi livello, e vanno messi in conto pure quelli, possono capitare. Si potrebbe parlare di qualche insicurezza dell’arbitro in alcune decisioni (da ambo le parti) o del segnapunti che perde il conto. Ma arbitro e segnapunti sono variabili del gioco e sono ragazzi pure loro, come quelli che sono in campo: possono sbagliare.

Parliamo allora dell’unica cosa che ha senso, di quello che si è visto in campo. E in campo si è vista una squadra che ha lottato su ogni pallone, in trasferta e con un avversario molto forte, che ha dato tutto quello che aveva per superare le mille difficoltà che un po’ la complessità della partita e un po’ la sorte non proprio favorevole le hanno messo davanti, gettando sempre il cuore oltre l’ostacolo. Di fronte ad una simile prestazione non si può che ringraziare i ragazzi: ci hanno reso orgogliosi, come e forse più di come lo siamo stati dopo altre partite magari vinte, ma meno convincenti. Bravissimi!