Ancora una volta, come spesso è accaduto nelle ultime prove, le atlete di arancio-blù vestite hanno fatto fatica a reggere la pressione (fondamentalmente autoimposta) di ottenere il risultato a ogni costo, perdendo così totalmente il focus sul cercare di giocare bene, di stare bene in campo, di concentrarsi sul gesto tecnico e sulle singole e reciproche competenze di gioco. Ne è scaturita una prestazione assai discontinua, piena zeppa di errori, imprecisioni e ansie, acuite ancor di più di fronte alla precisione e alla disciplina delle avversarie, brave ad essere continue e a sbagliare il meno possibile, vincendo così meritatamente la gara.

E’ una situazione che va avanti da qualche partita a questa parte e a cui va trovato rimedio: la vittoria a ogni costo non può e non deve essere il fine ultimo dell’attività sportiva (men che meno giovanile), altrimenti si finisce di caricarsi di aspettative che generano inutili tensioni. E diventa difficile divertirsi. Meglio concentrarsi sull’imparare: forza ragazze!