Per certi aspetti è sembrato di rivivere quanto visto nella finale provinciale con il Castellana: gli atleti di arancio-blù vestiti hanno dimostrato per ampi tratti della gara di potersela giocare, sono stati in vantaggio nella parte iniziale di tutti e tre i set disputati (nel secondo anche nella parte finale, per 23-20), ma non hanno retto fino in fondo la pressione del match importante, sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista mentale, finendo così con il soccombere senza portare a casa neanche un parziale.

Avendoli visti giocare ad altissimi livelli e con inaudita ferocia agonistica in molte partite anche difficili, il contrasto con prestazioni del tipo di quella offerta in quel di Lecce è particolarmente stridente: quasi non sembra vero che certi palloni siano realmente caduti nella metà campo barese.

Ma la realtà è che arrivati alle fasi conclusive di questi tornei così importanti fare il proprio compito non basta. Non basta nemmeno fare bene il proprio compito. Per vincere bisogna fare il proprio compito meglio dell’avversario e l’avversario, se è arrivato pure lui lì, è certamente forte e non si può sperare che sbagli in continuazione o regali la partita.

Quello che consola è che pure la formazione del capoluogo pugliese, per essere arrivata lì, non è certo scarsa e che, in fondo si è perso solo il primo tempo. La situazione si può ribaltare nel secondo tempo, nella gara di ritorno, vincendo per 3-0 o 3-1 e giocandosi il tutto per tutto al golden set. Non è facile, la salità da scalare è dura ed impervia. Ma non è nemmeno impossibile: forza ragazzi!