Il canto del cigno della formazione arancio-blù è stata una sorta di sintesi in piccolo dell’intero campionato: tante giocate di categoria superiore vanificate da serie improvvise di errori banali ed evitabilissimi, un potenziale rilevante rimasto spesso inespresso, specie nelle partite più importanti, specie nei momenti decisivi. Anche nel match odierno la rappresentativa della volpe col pallone ha sprecato un set-point nella prima frazione e tre nella terza, è arrivata prima della rivale ai fatidici 20 punti in tre set su quattro, ha fallito quasi sempre al momento del dunque, spianando la strada ai rivali per rimonte più o meno incredibili.

Quattro vittorie, sei sconfitte, quarto posto nel girone, un senso di rammarico per quello che poteva essere e non è stato. Ma, nonostante tutto, il bicchiere va considerato mezzo pieno: il cuore pulsante di questa squadra è formato da atleti che potranno disputare questo stesso torneo altre due, tre, addirittura quattro volte, l’esperienza maturata, “schiaffi” ricevuti compresi (sportivamente parlando), sarà preziosissima per gli anni a venire, per i campionati ancora in corso in questa stagione e per il prosieguo del loro percorso pallavolistico, di qualunque livello esso sarà. E’ questo quello che conta davvero: gli anni delle giovanili devono servire non tanto a vincere (anche se, ovviamente, quando si scende in campo l’obiettivo è quello), quanto ad imparare.

Il futuro è tutto vostro, ragazzi: andatevelo a prendere con fiducia ed entusiasmo!