A fare la differenza, in una partita molto equilibrata e nella quale si sono viste da ambo le parti giocate persino sorprendenti per atlete di quest’età, è stata proprio la gestione dei momenti decisivi del match, quelli in cui il cuoricino batte forte forte, l’ansia fa battere i denti e il sudore non è solo per lo sforzo fisico. In quei momenti le piccoline di coach Ballabene hanno evidentemente patito psicologicamente l’importanza della posta in palio, commettendo errori assolutamente evitabili. Solo che in quei momenti lì riuscire a fare le cose per bene o sbagliare cambia tutto: nel primo set un set-point mancato, nel secondo un vantaggio cospicuo (12-2 e poi 20-16) dilapidato, nel terzo un inizio sciagurato ed ecco che la sconfitta si materializza.

Eppure, quanto è stato bello vivere tutto questo? Mettere a terra le prime schiacciate, recuperare i primi palloni difficili, superare la rete con quella battuta tremolante? Sono sensazioni che le accompagneranno per tutta la loro “carriera” pallavolistica, che le motiveranno a finire in fretta i loro compiti, a sobbarcarsi (e a far sobbarcare ai loro genitori) trasferte insensate, a svegliarsi presto la domenica mattina e a far tardi il sabato sera, a fare sacrifici di cui non si sentivano nemmeno capaci. E tutto per… quel cinque scambiato al centro del campo con le loro amiche: fare sport è meraviglioso!

La prossima partita è già alle porte: forza ragazze!